Soddisfatto il presidente D'Antonio: raggiunto il 75/mille
donatori/popolazione residente
<<E' stato un anno a tutta forza>>
Oltre 450
donatori con un incremento del 21% rispetto al 2000
SIAMO ormai alla fine del 2001
ed è tempo di bilanci. Quest'anno per l'Avis comunale di Montenero di Bisaccia è stato
un anno di svolta e i numeri ne svelano un primo aspetto: oltre 450 donazioni con un
incremento del 21% rispetto all'anno scorso, chiuso con 371 donazioni.
Con una popolazione residente effettiva che il nuovo censimento confermerà
essere poco più di 6.000 abitanti, il rapporto donazioni per ogni mille abitanti sale a
75, un risultato lusinghiero oltre le migliori performance di regioni con antica
tradizione e cultura della donazione, come l'Emilia Romagna con 63, la Lombardia con 47,
il Trentino Alto Adige con 44.
La media dell'intero Molise si attesta su 15 donazioni ogni 1.000 abitanti
(fonte sito internet Avis nazionale).
Certo una piccola comunità, molto coesa ed omogenea, può raggiungere
risultanti più eclatanti di regioni più ampie con realtà molto articolate. Ma è
proprio di questo che stiamo parlando: un piccolo miracolo di solidarietà diffusa nel
sentire comune di una comunità.
Questo lodevole risultato statistico, tuttavia, non è un dato occasionale ma
frutto di un costante impegno profuso da tante persone di buona volontà e soprattutto
dalla generosa, incontenibile risposta di tutti i donatori, lanciati in una vera e propria
gara di solidarietà.
Questo risultato appare tanto più grande se si considerano le condizioni di
sfavore e disagio in cui avvengono le donazioni. Diversamente dai pochi fortunati comuni
che dispongono di un ospedale con un centro trasfusionale o di raccolta che può ricevere
sempre i donatori, i piccoli comuni come Montenero devono accontentarsi di poche occasioni
per la donazione.
In particolare la nostra Avis si avvale della generosa collaborazione del
centro trasfusionale di Larino, che nelle date concordate, sempre di sabato mattina,
organizza la trasferta di un medico e una collaboratrice presso il locale poliambulatorio.
La costante assistenza logistica, e non solo, dei volontari dell'Avis diventa
indispensabile per assicurare un fluido svolgimento delle donazioni, in media 26 in meno
di 4 ore. In proposito non possiamo esimerci dal ringraziare i medici Trivisonno e Marino,
le loro assistenti e gli infermieri del poliambulatorio, sottoposti a volte a vere
maratone.
Soddisfatti di questi risultati, frutto anche di una moderna ed imprenditoriale
gestione dell'associazione, in termini organizzativi e di rinnovata visibilità, argomenti
meglio sviluppati negli altri specifici articoli, siamo protesi a consolidare e sviluppare
queste affermazioni.
Siamo partiti nel 1997 con una somma disarticolata di donazioni occasionali,
oggi abbiamo una solida base di convinti donatori periodici.
Questa è la sfida: meno donazioni occasionali fino a farle scomparire, e
sempre più donazioni regolari e consapevoli, per una donazione sicura e moralmente
appagante.
Questo quadro così positivo, fatto di ottimi risultati e ambiziosi
obiettivi, tuttavia non deve farci sottovalutare i problemi che sicuramente non mancano.
Il più importante da risolvere con l'inizio dell'anno venturo, sarà la sede delle
donazioni. Infatti dalla fine di novembre siamo stati <<sfrattati>> dal
poliambulatorio per i necessari lavori di ristrutturazione di buona parte del pian
terreno, dove solitamente eravamo sistemati. I lavori pubblici, è notorio, non si sa
quando cominciano e tantomeno quando finiscono.
Per dicembre siamo stati ospitati dallo Studio Medico Associato
<<Perazzelli-Rosati-Di Pietro-Digaetano>>, che ringraziamo di cuore. Ma per
gennaio aspettiamo una risposta, che auspichiamo ormai da mesi, circa il luogo della
donazione durante i lavori di ristrutturazione.
In fondo le donazioni occupano 4 ore un sabato mattina ogni due, e pur
nell'emergenza uno spazio deve pur esserci, al pari degli altri servizi sanitari, perchè
la donazione del sangue è parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale, non un
optional. Intanto grazie alla generosità di <<privati>> siamo riusciti a non
interrompere il servizio della donazione, che appariva irrimediabilmente compromesso
proprio a fine anno, quando tanti donatori ci offrono la loro solidarietà e sarebbe stato
un vero peccato non poterli accogliere.
Altro problema è quello della sede sociale che non abbiamo, anche a questo
riguardo abbiamo formulato la richiesta di avere accoglienza presso il poliambulatorio,
che proprio in occasione della ristrutturazione potrebbe predisporre una stanza che funga
da sede e luogo della donazione, come già avviene in altri poliambulatori della nostra
Asl.
Un regalo per Natale? Speriamo che al più presto il comune voglia attivare
una piazza ai <<donatori del sangue>>, come abbiamo richiesto da svariati
mesi.
Il
presidente dr. Rolando D'Antonio
|
E' cambiato il sistema di
chiamata: inviati messaggi SMS
In
costante crescita gli avisini
In pochi anni
l'Avis comunale di Montenero di Bisaccia ha visto crescere il numero dei propri associati
in maniera quasi esponenziale, tant'è vero che oggi donatori iscritti sono circa 500,
mentre quelli attivi superano le 400 unità.
Questi numeri ci hanno portato a adottare strumenti e tecnologie moderne,
consentendo la realizzazione di una struttura sociale organizzata e costantemente presente
sul territorio.
Per avvisare i donatori delle giornate di donazione, ma anche di eventi e
notizie riguardanti l'associazione, vengono inviati messaggi su telefonino (SMS) a tutti
coloro che hanno fornito il proprio numero personale. Attualmente la quasi totalità delle
persone in possesso di telefono cellulare ha scelto e chiesto questo servizio. Per tutti
gli altri donatori l'informazione è garantita grazie agli avvisi affissi presso il
poliambulatorio comunale e una grande bacheca situata nella piazza principale del paese.
Nel caso in cui un donatore manca alla donazione da molto tempo viene avvisato ed invitato
tramite lettera, al fine di poterlo ricomprendere tra i donatori attivi.
Grande importanza ha avuto l'apertura nel gennaio del 2000 del sito
internet,
l'unico della regione Molise, raggiungibile anche dal sito nazionale http://www.avis.it, nel quale i donatori possono trovare
notizie, immagini e statistiche sull'associazione o richiedere informazioni tramite posta
elettronica. Un consenso particolare ha avuto la sezione del sito dedicata alla lettura
delle analisi ematologiche ed alle domande più frequenti inerenti il sangue e la
donazione.
Per la gestione anagrafica dei donatori e delle loro rispettive donazioni,
abbiamo realizzato un software proprietario che ci consente, tra le tante cose, di seguire
singolarmente ogni donatore in relazione alle sue richieste e di elaborare statistiche
utili al miglioramento del servizio e dell'organizzazione sociale.
Un esempio su tutti: c'è chi può e desidera donare ogni 3 mesi, altri ogni
6, 8, 12, allora il software chiama solo coloro per i quali è maturato il tempo di
avviso, evitando un inutile dispendio di risorse nell'avvisare persone che sicuramente non
parteciperanno perchè hanno richiesto di essere chiamati in un altro momento.
Tante piccole cose che ci hanno consentito di ricevere i complimenti e
l'ammirazione di altre Avis e del suo presidente nazionale.
Il
vicepresidente Marco Finocchio |
160 partecipanti nell'ultima
edizione
La
pedalata estiva E parte l'impegno
L'IDEA della <<pedalata
avisina>> nacque durante una riunione del Direttivo. Era la primavera del '98.
Avevamo ricostituito l'associazione da circa un anno e volevamo promuovere l'attività
svolta dall'Avis.
La trovata di far salire in bicicletta ragazzini e nonni era suggestiva: alla
prima edizione s'iscrissero in 70, di tutte le età. Negli anni seguenti la manifestazione
è cresciuta, alla maglietta si è aggiunta la bottiglia di vino per tutti i partecipanti,
fino ad arrivare all'ultima edizione, dove i 160 iscritti ricordavano molto da vicino il
gruppo del Giro d'Italia.
Oggi la pedalata è un appuntamento classico dell'estate montenerese, i
turisti ritardano il rientro in città per partecipare e i bambini aspettano con ansia
l'evento.
Riunire tanta gente va al di là della semplice promozione dell'Avis verso la
cittadinanza, è infatti anche un mezzo per avvicinare i giovanissimi alla donazione, atto
di volontariato di cui potranno essere protagonisti una volta maggiorenni.
Chi è nell'Avis Montenero dal 1997, anno della sua ricostituzione, ricorda
quella prima riunione. C'erano solo 13 persone, il numero minimo per costituire un
Direttivo. Il 1° agosto di quest'anno erano in 2000 al concerto per l'Avis dei
Docciafredda, due ore di musica leggera suonate da un complesso di Montenero di sei
elementi, di cui tre facenti parte dell'Avis. Nella stessa manifestazione si è esibito,
per la prima volta nella sua cittadina, Mauro Brandone, famoso in tutta Italia perchè è
uno dei primi dieci culturisti a livello nazionale. E' stata un'emozione forte suonare
davanti a tanta gente e sapere che per quasi un quarto era composta da donatori. E' sempre
un'emozione forte essere un donatore.
L'addetto
alle relazioni esterne Rossano D'Antonio
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