agosto 2004

La 7^ Pedalata Avis

Ancora una volta un successo

 Da sette anni è un appuntamento sentito e partecipato a Montenero

Pedalata 2004: pratica archiviata anche quest’anno. Per chi la organizza dal primo anno è così, almeno sotto certi aspetti: un qualcosa che si fa in maniera automatica e rodata.Fortunatamente sono di avviso diverso i partecipanti ed i protagonisti di quella che da sette anni è un’iniziativa sentita, applaudita e partecipata con entusiasmo che non smette di rinnovarsi.
Abbiamo raggiunto anche stavolta i cento iscritti, distribuiti come sempre in maniera eterogenea: da chi aveva meno di dieci anni (15) a chi ha passato la cinquantina (7). In mezzo tutti gli altri e, unica nota stonata, le femmine in calo: solo il 12,77 per cento di quest’anno a fronte del 19,70 toccato due anni fa.
Crediamo, però, che questo non dipenda da noi organizzatori, rinnoviamo perciò l’invito già fatto in passato ai bambini: convincete le vostre mamme e zie a salire in bicicletta, non solo in occasione della Pedalata Avis.
Pur non avendo dati precisi, possiamo dire che negli ultimi anni è in aumento il numero di quanti fanno passeggiate in bicicletta. Appare chiaramente a chi, appassionato di pedali, subito nota i ciclisti a bordo strada. Ci piace pensare che sia merito anche della nostra Pedalata.
Ma torniamo alla manifestazione. Come tutti ricorderanno si è svolta il primo di agosto, perché secondo una consuetudine maturata negli anni, la data è fissata alla prima domenica di quel mese. Anche stavolta c’è stata la bottiglia di vino per tutti i partecipanti, più un set di bottiglie speciali per il più anziano (Michele Di Santo), chi proveniva da più lontano (Antonio Di Pietro dalla Svizzera), il più giovane (i gemelli Luca e Matteo Di Lisio), alla signora Concetta Laviola, il premio simpatia a due gemelli (Alessandro e Mattia Perna di Mafalda).
Ordinaria routine, insomma, che significa manifestazione divenuta un appuntamento ricorrente e classico nell’estate montenerese. Ma forse è proprio il trasporto di chi vi prende parte (ogni anno ci sono nuovi partecipanti e molti sono diventati fedelissimi) a dare una marcia in più alla Pedalata. Nessun ricorso al populismo, perché i fatti sanno parlare da soli e chi scrive non aveva idea di quante persone avrebbero aderito quella prima volta nel 1998. Ma se la Pedalata Avis ha un successo del genere nonostante nessuno stampi e cosparga Montenero di manifesti a colori ed a caratteri cubitali... ci sentiamo di dire una sola cosa: siete voi partecipanti e donatori a far sì che sia così bella.
Un’ultima considerazione è sul volantino della manifestazione. Dopo alcuni anni in cui l’immagine è stata quella di Danilo Di Luca (per cambiare e perché più “paesano”), siamo tornati alla foto della prima edizione: Marco Pantani poco prima del traguardo ad una tappa del Tour de France (nel ’98 quando lo vinse). La Pedalata Avis - lo sappiamo tutti - non ha nulla di agonistico e nulla da spartire con la corsa a tappe più prestigiosa del mondo. Quella volta, era il 1998 e c’era la prima edizione della Pedalata, scegliemmo lui per gioco. Quest’anno abbiamo esplicitamente voluto che sulla locandina ci tornasse il Pirata, il migliore scalatore di tutti i tempi. Non serve dire altro. Rossano D’Antonio

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